GUBBIO SI RIDESTA DOPO IL CONVEGNO DEL 10 LUGLIO!
Sì è tenuto il 10 luglio a Gubbio, presso la Biblioteca Sperelliana, l’interessante convegno informativo sull’utilizzo del Combustibile Solido Secondario (CSS) nelle cementerie eugubine, dopo che il 25 maggio ultimo scorso le due società dei cementieri, Colacem e Barbetti, hanno presentato domanda di autorizzazione semplificata per procedere alla parziale sostituzione del pet-coke con la parte secca dei rifiuti urbani, il cosiddetto CSS (plastiche, pneumatici, scarti tessili, pellicole di fotografie, carta, ecc.), da impiegare come combustibile nella produzione del clinker.
La serata è iniziata con i saluti e i buoni propositi del Sindaco Filippo Maria Stirati, che ha portato anche i saluti del Sindaco di Assisi Stefania Proietti. Ha seguito l’intervento del Sindaco di Sigillo,
Dopo un caloroso saluto ad Anselmo Barbetti, storico membro dei comitati ambientali eugubini, il Dr. Giovanni Vantaggi, medico ISDE, ha spiegato l’effetto dannoso che l’utilizzo del pet-coke ha sulla salute degli Eugubini e ha fatto notare l’aumento dell’incidenza di malattie neoplastiche e cardiovascolari dopo il 2001, quando il pet-coke inizia ad essere impiegato come combustibile. I numeri purtroppo parlano chiaro: 170 casi circa di tumore all’anno.
Ma nel sostituire il pet-coke con i rifiuti urbani, seppure questi ultimi oggi abbiano cambiato nome in quanto si parla di “combustibili solidi secondari non rifiuto”, la sostanza non cambia, anzi… Bruciare rifiuti porterà inesorabilmente ad un aumento delle emissioni in atmosfera di metalli pesanti, policlorobifenili, diossine, particolato sottile e, se da un lato potrebbe aversi una riduzione delle emissioni di anidride carbonica, i mezzi pesanti che trasporteranno rifiuti da tutta Italia a Gubbio ne aumenteranno certamente il carico emissivo.
La soluzione realmente sostenibile dal punto di vista ambientale? Sostituire il pet-coke con il metano/biometano. Ci guadagneremmo tutti, in riduzione della spesa sanitaria e nella salvaguardia del territorio, a livello di immagine e di sostanza.
Padre Giuseppe Buffon ha messo in luce l’aspetto artistico dei rifiuti recuperati che possono diventare pezzi da museo. Ecco, Padre Buffon ha portato proprio l’esempio di una discarica non autorizzata, la cui area è stata bonificata e “rivitalizzata” come una sorta di museo del rifiuto.
Il Prof. Raniero Regni ha dato un tocco di grinta e coraggio alla folta platea, ha parlato di tutela dell’identità del territorio: “se Tu sfregi quel cielo, Tu sfregi la mia identità“, “non possiamo permettere che ci portino via il nostro cielo, i nostri monti, la nostra Umbria“. Parole dure, ma necessarie dinnanzi ad un siffatto attacco al nostro patrimonio naturalistico e culturale.
Esemplari pure gli interventi da remoto, a cominciare da quello di Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico da sempre a difesa dell’ambiente, che come un fulmine a ciel sereno ha condannato
senza appello la scelta dei cementieri eugubini, in un momento storico di gravissima crisi ambientale e sanitaria.
E poi il Dr. Agostino Di Ciaula, medico epidemiologo e Presidente del Comitato Scientifico ISDE Italia, ha illustrato gli effetti nefasti che l’industria insalubre del cemento cagiona sulla popolazione esposta a partire dai più deboli, i bambini, e che la soluzione ambientalmente sostenibile non è certo il passaggio dal pet-coke ai rifiuti, se non in termini esclusivamente di profitto imprenditoriale.
Anche il Dr. Carlo Romagnoli, medico ISDE, da sempre vicino ai più deboli nella lotta contro gli eccessi del potere industriale, ha dichiarato l’importanza dell’iniziativa dei Comitati e delle Associazioni per prevenire ulteriori danni ambientali e sanitari e ha portato l’esempio di situazioni critiche come la Conca Ternana, la Valnestore, Città di Castello, per gli errori politici del passato nella gestione del bene ambiente a danno dei cittadini, ovvero degli “esposti involontari”.
Prezioso è stato il contributo del Prof. Francesco Miazzi, in rappresentanza del Comitato Lasciateci Respirare e del Movimento civico Cambiamo Aria di Monselice (PD), che ha ripercorso 24 anni di iniziative e battaglie, molte delle quali vinte grazie alla partecipazione attiva della popolazione, a studi e indagini epidemiologiche che hanno dimostrato inequivocabilmente gli effetti nefasti di decenni di inquinamento dovuto all’attività di ben 3 cementifici ubicati nel raggio di pochi chilometri e alimentati anche con pet-coke e CSS, quest’ultimo in un primo momento autorizzato e poi successivamente revocato poiché le emissioni che derivavano dalla miscela di pet-coke e CSS erano risultate peggiori rispetto al caso del solo pet-coke.
Quindi forza e coraggio, un monito che ieri è arrivato anche dal WWF Perugia, per il tramite dell’Avv. Valeria Passeri la quale, richiamando una recente sentenza della Seconda Sezione del Consiglio di Stato (28 aprile 2020 n. 2964), ha spronato l’Amministrazione Comunale a riprendersi il potere decisionale, mediante “una valutazione che – in via assolutamente prudenziale (con il supporto dell’ASL) – tenda ad eliminare il rischio, a fronte della tutela di un valore fondamentale della persona quale quello della salute umana garantita dall’art.32 della Costituzione“.
Emozionante è stato il video girato a Gubbio dal Movimento Culturale Internazionale Our Voice, in cui alcuni giovanissimi hanno fatto aprire gli occhi sulla gravità della questione e la necessità di un operoso ravvedimento sulla scelta di bruciare rifiuti nelle due cementerie eugubine.
Non cediamo a ricatti che hanno in oggetto la scelta impossibile tra salute e lavoro né permetteremo che Gubbio diventi la pattumiera d’Italia o un’altra Taranto.