Emma Pavanelli: “No CSS nelle cementerie” La mozione al Governo della Senatrice 5 Stelle
Gubbio, Bruxelles, Roma: il caso Gubbio è approdato in sedi nazionali e internazionali. Quando è ancora sulle plance del Comune di Gubbio il manifesto con il “GRAZIE” al Presidente del Parlamento Europeo, David Maria Sassoli, i Comitati “RINGRAZIANO” anche Emma Pavanelli, membro della Commissione Ambiente in Senato, per la sua mozione al Governo Italiano sull’utilizzo dei CSS nelle cementerie.
La Senatrice Emma Pavanelli e il consigliere regionale Thomas De Luca il 31 luglio 2020, presso l’ex refettorio della Biblioteca Sperelliana di Gubbio, avevano partecipato all’incontro-dibattito “USCIRE DALL’ EMERGENZA rifiuti / Chiusura del Ciclo dei Rifiuti (End of Waste) nella verde Umbria”, organizzato dai Comitati, e in quella occasione si era affrontato il problema della richiesta presentata dalle Cementerie Barbetti e Colacem di utilizzare i CSS.
La senatrice, a distanza di pochi mesi ha presentato una mozione al Governo, pubblicata l’11 novembre scorso sul sito del Senato, dal titolo: “No CSS nelle cementerie”.
La Pavanelli fa presente che il Green Deal europeo, con l’obbiettivo di raggiungere la neutralità climatica nel 2050, richiede di considerare nuove scelte in materia di ambiente e di abbandonare progressivamente le tecnologie ad alto impatto inquinante. Tra queste sicuramente vi sono quelle collegate all’utilizzo di varie tipologie di rifiuti da usare come combustibile, detto CSS, per alimentare i forni di cottura del cemento. L’utilizzo del CSS, oltre ad essere collegato a molte problematiche ambientali, dalla gestione dei rifiuti alle emissioni inquinanti, è anche un elemento ostativo a favorire ed incentivare l’introduzione di nuovi modelli di produzione e di consumo per la transizione verso l’economia circolare, uno dei tasselli fondamentali di cui è fatto il grande progetto del Green Deal europeo.
La senatrice ritiene che sia arrivato il momento di iniziare seriamente a riconsiderare l’uso del CSS nei cementifici, da quando il decreto Clini ne ha permesso l’utilizzo a partire da febbraio 2013. E per questo Emma Pavanelli ha depositato una mozione che impegni il Governo a riesaminare il decreto Clini. Un passo necessario poiché in Italia vi è una massiccia presenza di cementifici (sono 50, fonte: Aitec – Associazione italiana tecnico economica cemento – aderente a Confindustria) e in Umbria, a Gubbio, i gestori di due impianti hanno chiesto alla Regione l’autorizzazione per poter bruciare CSS, nonostante le linee guida europee vadano verso l’obiettivo “rifiuti zero”.
La mozione, come scrive la Pavanelli, è stata presentata per salvaguardare l’ambiente, tutelare la salute dei cittadini ed evitare danni all’economia a vocazione turistica di città come Gubbio, ma non solo.