Gubbio chiude le porte ai rifiuti

GUBBIO CHIUDE LE PORTE AI RIFIUTI

Grande successo per la manifestazione di protesta
Con questo comunicato stampa i Comitati di Gubbio esprimono la loro soddisfazione per l’ottima riuscita della manifestazione di sabato 20 marzo, autorizzata dalla Digos e svoltasi nel pieno rispetto delle normative anti Covid.
Centinaia di persone nella zona industriale di Padule per dire che Gubbio ha già sopportato troppo: oltre 60 anni di emissioni da parte di due cementifici (industrie insalubri di prima classe) presenti nella conca eugubina, uno dei quali all’interno del centro abitato e l’altro vicino ad una delle frazioni più popolate del territorio; l’amianto lavorato per decenni presso la Sirci Centro Italia; le discariche di Ghigiano e Colognola che più volte hanno preso fuoco; la diossina della Sirio Ecologica nel periodo in cui si incenerivano rifiuti ospedalieri; gli pneumatici bruciati per molti anni (fino al 2005) nel cementificio di Ghigiano; i 18 anni di pet-coke, ex rifiuto tossico- nocivo della raffinazione del petrolio, divenuto combustibile nel 2002 e da allora bruciato dai Cementifici Colacem e Barbetti.
Ora nei due cementifici che distano solo 10 km in linea d’aria l’uno dall’altro, si vuole cominciare a bruciare CSS combustibile, derivato dal trattamento del rifiuto secco residuo, quello che non viene riciclato, e che continua ad essere rifiuto a tutti gli effetti. Esso è costituito da scarti eterogenei che nell’incenerimento rilasciano diossine, furani, metalli pesanti (mercurio, cadmio, tallio, piombo), oltre alle polveri sottili. Tutte sostanze dannose per la salute umana. Quindi si avrebbero due combustibili al posto di uno: pet coke e CSS, che emettono entrambi sostanze tossiche.
In aggiunta la Ditta MaioTech a Padule, chiede una variazione dell’impianto (ex Sirio ecologica) per iniziare a trattare rifiuti speciali, pericolosi e non, in un edificio non idoneo, in pieno centro abitato, a fianco di un campo sportivo frequentato da tanti giovani, vicinissimo alle numerose imprese che operano nella zona.

A Padule di Gubbio circa 400 persone hanno detto BASTA all’incenerimento e allo smaltimento dei rifiuti che, a lungo termine, causano un aumento delle emissioni di sostanze inquinanti nell’aria, nell’acqua e nel suolo, provocando un danno significativo e duraturo all’ambiente e alla salute; SI all’Economia circolare che significa prevenzione del rifiuto, recupero di materia e riciclo; SI all’ Eco Distretto avviato dal Comune di Gubbio, al fine di certificare lo stato di salute e la qualità della vita in relazione ai diversi fattori di pressione ambientale presenti nel territorio; SI ad un monitoraggio approfondito sulle matrici ambientali (aria, acqua, suolo) e a un’indagine epidemiologica.

Nessuno ha mai detto che le Cementerie debbano chiudere, si chiede di usare combustibili più rispettosi dell’ambiente e della salute.

Erano presenti, nonostante il freddo pungente e il forte vento, cittadini, comitati e associazioni di Gubbio ma anche provenienti da varie parti dell’Umbria e non solo. Diverse famiglie con bambini anche molto piccoli.
Tanti gli interventi al “megafono” di cittadini, associazioni e politici: il Sindaco Filippo Mario Stirati, la Senatrice Emma Pavanelli, il Consigliere regionale Thomas De Luca, il Presidente del WWF Perugia Sauro Presenzini. Sul piazzale erano presenti anche la Vice Sindaco Alessia Tasso e vari membri del Consiglio comunale di Gubbio.

Tanti gli striscioni e i cartelli tra cui una trentina dedicati ad Anselmo Barbetti, Presidente del Comitato per la Tutela Ambientale della Conca Eugubina, scomparso di recente per una malattia incurabile, dopo aver lottato strenuamente fino all’ultimo contro l’inquinamento del nostro territorio, e ricordato con una toccante testimonianza dal figlio Fabio.

Grazie ai cittadini di Gubbio, dei Comuni limitrofi e di altri territori dell’Umbria e delle Regioni confinanti, grazie all’Amministrazione Comunale e ai numerosi politici presenti, ai comitati e alle associazioni che hanno dato grande rilievo ad una protesta che va avanti da quasi un anno.

Grazie a CRURZ (Coordinamento Regione Umbria Rifiuti Zero), ISDE Umbria, Un’altra Gubbio, Comitato anti-inquinamento di Marsciano, Perugia Solidale, Atesu (Associazione per la tutela degli ecosistemi e della salute umana), Europa Verde, WWF Perugia, Associazione culturale Falcone e Borsellino, Our Voice.

Grazie agli organi d’informazione che si sono occupati dell’evento e anche a quella che lo hanno ignorato, confidando in un loro prossimo interessamento.