• ASL Umbria 1 e Comune di Gubbio hanno formalmente richiesto una VIA prima che la Regione si esprima sulle domande di impiego del CSS (Combustibili Solidi Secondari). La decisione della Regione dovrebbe essere comunicata entro Maggio, Le principali osservazioni di cittadini e istituzioni al progetto si trovano a questo link: https://www.nocssgubbio.com/notizie/blog-post-title-three-jn5kf-a3beb-mmhdx
• L’ ex ministro Clini, firmatario del decreto che trasforma il rifiuto CSS in combustibile rinnovabile, è stato condannato in primo grado a 6 anni per corruzione. il sabato di Pasqua Federico Bazzurro, dipendente del Servizio Sostenibilità Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali della Regione Umbria, e’ stato arrestato per una ‘mazzetta’ relativa a una discarica di rifiuti. Due corruttori hanno separatamente ammesso di avergli versato 32.000 Euro in due anni. https://corrieredellumbria.corr.it/news/umbria/26767615/umbria-tangenti-32-mila-euro- funzionario- regionale-arrestato.html
Gubbio è collocata in una conca intermontana chiusa. Da più di 60 anni due cementifici di Aldo Barbetti e Colacem (attività insalubri di prima classe) operano 1 km a nord ovest e 5 km a sud est della città. Nel 2011 un documento della Commissione Europea li menzionava tra gli impianti piu’ inquinanti d’Europa. Dal 2002 per alimentare i forni usano pet-coke, uno scarto della lavorazione del petrolio inquinante e carcinogenico. Impianti per rilevare aria e particolato sono gestiti da ARPA, che incassa un canone di circa 100,000 EUR annue dai cementifici. Ma molti dei dati sono oscurati, e i dettagli dell’accordo tra ARPA e COLACEM non sono noti. Una richiesta di pubblicazione giace inevasa presso la procura di Perugia. Anche i dati sanitari difettano: La Regione ha sospeso il registro tumori lo scorso anno, “perché troppo costoso”. Nel Maggio 2020 le cementerie hanno chiesto di bruciare anche CSS una modifica che richiede per legge l’istituzione di una V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale). Dalla loro costruzione, i due cementifici non sono mai stati oggetto di valutazione di impatto individualmente, o tantomeno congiuntamente.
L’ impiego di CSS fa parte di un Piano Regionale dei Rifiuti presentato dalla giunta Tesei (Lega-Forza Italia) che prevede un centro trattamento rifiuti pericolosi a 2 km dalla cementeria Colacem. il centro dovrebbe essere gestito dalla socetà Maio Tech, il cui amministratore è stato indagato per reati fiscali e ambientali.
La Regione intende trasformare le cementerie in inceneritori, per portarci via camion i rifiuti industriali di altre zone (a Gubbio non ci sono industrie) I vincoli di emissione di una cementeria sono meno stringenti di quelli di un inceneritore, e comunque dal 2018 per l’Europa bruciare non è più considerato riciclo. Il Piano Regionale dei Rifiuti contiene altre perle: per esempio prevede il trasporto (via camion) di tutti i residui secchi delle fognature umbre verso un unico termovalorizzatore a Terni. Cui prodest?