TERRITORI SOLIDALI PER UNA BATTAGLIA COMUNE E PER UN’UMBRIA DI ECODISTRETTI
Anche Gubbio partecipa alla mobilitazione regionale di sabato 24 aprile 2021
La manifestazione di protesa contro il piano dei rifiuti della Regione Umbria si svolgerà in contemporanea a Perugia, Terni, Gubbio e Spoleto.
A Gubbio il presidio sarà nella frazione di Semonte nel piazzale della scuola, alle ore 15:00.
Si conferma in maniera decisa il NO all’uso del CSS nei cementifici Barbetti e Colacem e al trattamento di rifiuti anche pericolosi alla Maio Tech, sita nella frazione di Padule.
Nel contempo si chiede che il piano regionale dei rifiuti sia volto al conseguimento di rifiuti zero, senza incenerimento e discariche; che i fondi del Recovery Plan siano impegnati per una vera economia circolare (recupero di materia e riciclo) e una transizione energetica eco sostenibile, non per la produzione di CSS da bruciare nei cementifici; che siano fondamentali la tutela della salute e un piano di prevenzione primaria dalle esposizioni inquinanti; che venga subito riattivato il Registro dei tumori.
Si chiede che prima che la Regione Umbria dia “l’autorizzazione a procedere” si valutino tutti i fattori di rischio ambientale presenti da decenni nella Conca eugubina, a causa di impianti insalubri di prima classe.
Sono decenni di emissioni inquinanti, metalli pesanti, polveri sottili, diossine nell’assenza di dati epidemiologici e indagini sanitarie approfondite.
Nelle immagini che si allegano, stampate sui volantini, si vede perfettamente la collocazione dei due cementifici che abbracciano Gubbio da nord ovest a sud est in una conca intermontana chiusa, soggetta al fenomeno dell’inversione termica in cui l’inquinamento prodotto dalle industrie, dai riscaldamenti e dal traffico, rimane intrappolato proprio dove vive la popolazione della città e delle sue frazioni più popolose. Una cornice perfetta per la “più bella città medievale”.
Se si tiene conto che secondo un report dell’Eea (European environment agency) del 2011 i cementifici Barbetti e Colacem erano nell’ordine il primo e il secondo in Italia per danno ambientale e tra le 622 industrie che hanno creato maggior danno all’ambiente in Europa, si
Nessuno ha mai detto che le Cementerie debbano chiudere, si chiede di usare combustibili più rispettosi dell’ambiente e della salute.
L’Umbria che si auspica è quella degli ecodistretti e non quella dell’immondizia che non tiene conto dell’identità di una regione ricca di città d’arte. E a Gubbio che si fa? Si progettano visite guidate che comprendano oltre al Palazzo dei Consoli e il Teatro Romano anche le ciminiere? Il ricordo di Gubbio, studiato per l’occasione, è in fase di cottura; appena pronto verrà presentato con una cerimonia ufficiale.