Colacem, tanto rumore per nulla

Nel momento in cui il Decreto semplificazioni dà via libera all’uso del Combustibile Solido Secondario derivato da rifiuti, e si comunicano i positivi bilanci del 2020 del Gruppo Financo, TV di proprietà Colacem e giornali vari, lanciano il falso allarme della chiusura del Cementificio di Ghigiano e lasciano intendere che il problema sia causato dal mancato uso del CSS.

articolo di Sam Spade pubblicato su Micropolis

21 agosto 2021


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Tanto rumore per cosa? Una notizia del 20 agosto ha scosso la comunità eugubina. Colacem spegne il forno e 100 dipendenti in cassa integrazione. Certo a leggerla così non c’è da stare allegri, poi però analizzando la realtà salta fuori altro.

Forno fermato per manutenzione programmata e neanche un dipendente in cassa integrazione. L’allarme lanciato da tv di proprietà Colacem e quotidiani e giornaletti vari collegati alla potenza industriale lasciano intendere che tutto il problema sta nell’uso del CSS. Strano vero?

Dopo avere avuto la strada spianata dal decreto semplificazione che di fatto lascia libero uso dopo 45 giorni dalla richiesta, invece di festeggiare la Colacem carica a testa bassa. Perché? Noi come altri ci siamo posti la domanda e tra le risposte la più plausibile sembra proprio un attacco frontale al palazzo ed al sindaco Stirati, reo di avere, secondo l’azienda, ostacolato il progetto. Ma serve? Difficile dire, se è a cosa può servire.

Forse dopo avere “vinto” sul piano autorizzativo si vuole stravincere e cercare di dimostrare ad una intera città chi è che comanda.

Altre possibili risposte non se ne vedono. Comunque dopo avere contattato alcuni conoscenti che o lavorano lì oppure che hanno rapporti con l’ambiente, abbiamo raccolto informazioni. Colacem in questo momento, al pari della Barbetti, è in manutenzione e sta predisponendo l’utilizzo del CSS nei primi mesi del 2022. A questo punto un interrogativo, con il sindaco Stirati in sella o disarcionato? A questo non sappiamo dare risposta, ma va da sé che un attacco mediatico simile è tutto politico nei confronti di Stirati ed anche dei comitati che si battono da oltre un anno.

P.S. – Negli ultimi 10 anni in Colacem si è sempre ricorsi a periodi di cassa integrazione e stranamente nonostante Ghigiano sia ad un tiro di schioppo da Gubbio, in molti a parte i diretti interessati erano a conoscenza della cosa. Nel 2021 fa sorridere vedere come viene pompata la notizia che tra l’ altro non risponde a realtà. Miracoli del terzo millennio.


Comunicato stampa GRUPPO FINANCO  ricevuto e pubblicato sulle News dell’Associazione Maggio Eugubino

Comunicato stampa GRUPPO FINANCO ricevuto e pubblicato sulle News dell’Associazione Maggio Eugubino

BILANCIO 2020 OLTRE LE ASPETTATIVE, NONOSTANTE LA PANDEMIA

20 Luglio 2021

Oggi 19 luglio 2021, le assemblee degli azionisti delle principali società del Gruppo Financo, tra cui Colacem e Colabeton, hanno approvato i rispettivi bilanci di esercizio per l’anno 2020.

Si conferma un miglioramento di tutti gli indici del bilancio consolidato rispetto all’anno precedente. Questo nonostante il 2020 sia stato particolarmente difficile a causa della pandemia da Covid−19. Nell’anno il Gruppo Financo ha proseguito il suo impegno sui temi ambientali, mantenendo la sostenibilità al centro di strategie e investimenti aziendali in coerenza con le politiche europee e in collaborazione con le istituzioni pubbliche. Tra gli obiettivi principali la riduzione delle emissioni di CO2 così come indicato dalla stessa Europa.

Il fatturato consolidato del Gruppo si è attestato a 536,2 milioni di euro, rispetto a 523,5 milioni del 2019, con un incremento del 2,4%, mentre il margine operativo lordo è stato di 106,1 milioni di euro, 101,3 milioni nel 2019. Il 76% dei ricavi competono alla divisione cemento, il 21% a quella del calcestruzzo, mentre le attività di trasporto e quelle no−core rappresentano il 3% dell’intera attività. I settori diversificati del Gruppo (turismo, autodromo, media) si sono fermati a 10,9 milioni di euro contro i 19,8 milioni del 2019, avendo subito in modo evidente la crisi dovuta all’emergenza pandemica.

Su base geografica, il fatturato è stato realizzato per il 58% in Italia e per il 42% all’estero (tra Europa, Africa e America). Il risultato netto di competenza del Gruppo è passato a 19,8 milioni di euro dell’esercizio in esame contro un utile di 10,6 milioni del 2019. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2020 ha raggiunto i 135,4 milioni di euro, in aumento di 11,4 milioni rispetto ai 124,0 milioni di fine 2019. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2020 si è attestato a 457,1 milioni contro i 350,1 milioni di fine 2019. Il rapporto indebitamento netto/patrimonio netto è diminuito a 0,31 contro 0,38 dell’esercizio precedente. Gruppo Financo − Company Profile: Il Gruppo Financo è una holding internazionale con circa 2.000 dipendenti, interamente controllata dalle famiglie Colaiacovo, con sede a Gubbio (PG). Nel settore cemento il Gruppo è presente in Italia con Colacem S.p.A., una realtà industriale attiva con sei stabilimenti a ciclo completo, Caravate (VA), Rassina (AR), Gubbio (PG), Sesto Campano (IS), Galatina (LE) e Ragusa. Due centri di macinazione, Spoleto (PG) e Maddaloni. Due impianti per la produzione di predosati, Salone di Roma e Caravate; tre centri di distribuzione, Livorno, Volpiano (TO) e Albenga (SV); quattro terminal portuali, Savona, Malcontenta (VE), Livorno, Ravenna e vari depositi. All’estero il Gruppo è attivo con gli stabilimenti per la produzione di cemento di Tunisi (Tunisia), Sabana Grande de Palenque (Repubblica Dominicana), Lafiteau (Haiti), Balldre (Albania), insieme ai terminal portuali di Alicante e Cartagena (Spagna), Kingston (Giamaica). Nel calcestruzzo preconfezionato Colabeton S.p.A. opera sul mercato nazionale direttamente o tramite aziende partecipate con circa 100 impianti distribuiti in diverse regioni da nord a sud. Il Gruppo Financo è presente anche in settori diversificati quali i trasporti (Tracem e Inba), lo sport (Misano World Circuit), il turistico−alberghiero (Park Hotel ai Cappuccini, Tenuta di Poggiovalle), i media (Umbria TV e TRG), l’assicurativo (Grifo Insurance Brokers) e la produzione di energia da fonti rinnovabili (GreenFin Energy). 

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