Articolo di Sam Spade pubblicato su Micropolis, mensile Umbro di politica, economia e cultura
1 °Maggio 2022
Sabato 30 aprile è andata in scena la manifestazione dei lavoratori Colacem sostenuti dai lavoratori della Barbetti e da alcuni trasportatori. Questa iniziativa era già strana di per sé, in quanto sui documenti diffusi non era apposta alcuna firma, ne degli organizzatori stessi, e neanche delle sigle sindacali. Il tutto dava l’idea all’esterno di una iniziativa arruffata e realizzata da dilettanti. L’assenza di firme dava come l’impressione che c’era una sorta di paura o altro a realizzare questa manifestazione che seppur con slogan pro lavoro e salute, era chiaramente un monito al sindaco Stirati a fare un passo indietro e ritirare il ricorso al Tar. A cose fatte, si possono dare alcune valutazioni nel merito. Intanto la partecipazione che seppur abbastanza importante (ad occhio e croce 300 persone) crediamo sia stata al di sotto delle aspettative visto e considerato il tam tam avviato nei giorni precedenti ed anche l’invito da parte della proprietà agli impiegati a partecipare. Poi guardando meglio tra i presenti, si poteva notare una buona fetta di pensionati che magari per una forma di ringraziamento hanno preso parte all’iniziativa. Entrando nel merito delle cose, alcuni punti non sono passati inosservati, soprattutto nelle presenze indotte dal tentare di appendere il cappello a questa manifestazione. Presenze importanti nel mondo della politica regionale, soprattutto in ambito Pd, ma anche rappresentanti della Lega umbra. Alcuni consiglieri comunali più o meno inquadrabili nell’orbita Colacem ed anche il sindaco di Gualdo Tadino che probabilmente ha pensato di partecipare all’iniziativa per sostenere anche l’idea ormai nota della Tagina, che punta a mettere su qualcosa di analogo con uso di Css e realizzazione di un impianto a biomasse. Insomma volendo guardare con particolare attenzione alle cose è sembrato che come in molte occasioni lo spostamento è stato poi soppiantato da interessi di partito neanche troppo velati. Non sfugge all’occhio attento, anche il fatto che a presenziare dal palco sia stata un’esponente locale del Pd. Insomma volendo fare le pulci, ha dato più l’impressione di una edizione fuori stagione della festa dell’Unità piuttosto che ad una manifestazione di lavoratori. Si parlava di presenze forse in una misura inferiore alle aspettative, e questo può anche essere facilmente valutabile, al sindaco Stirati che durante il suo intervento ha espresso anche una certa apertura a rivedere le posizioni pregresse, non sono stati risparmiati fischi e dissenso, è stata consegnata una lettera accompagnata da 1.500 firme, il che doveva lasciar presagire la presenza di almeno una metà dei firmatari. A bocce ferme, si potrebbero fare anche delle altre riflessioni, e domandarsi magari il perché di questa manifestazione che interviene fuori dalla logica, in quanto ormai con il decreto semplificazione le aziende hanno la strada spianata e quindi non c’è necessità di prendere di mira sindaco istituzioni ed anche associazioni. Che sia già avviata la campagna elettorale? In questo caso a 2 anni dalla fine del mandato assegnato al sindaco questo può solo voler dire che questa sindacatura ha vita breve e che si può pensare ad un voler ancora una volta mostrare i muscoli e dichiarare alla città, sulla falsariga del Marchese del Grillo “io so io e voi non siete un……….. ” Stiamo a vedere cosa ci riserva il futuro, unico commento che esce è: povera città e poveri eugubini.