Parole scritte per la morte, causata da un tragico incidente stradale, di Amedeo Baldinucci, presidente del Comitato per la Tutela Ambientale della Conca Eugubina
“Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso” (Nelson Mandela)
Ci è difficile soltanto il pensare che Amedeo non ci sia più.
Per tutti noi del Comitato della Conca Eugubina era una guida, la nostra forza, la nostra memoria storica, il nostro quarto Presidente.
Nei trenta anni di lotta per la difesa della salute e dell’ambiente, non ha mai avuto un cedimento, ed ha aiutato tutti noi ad essere saldi ed inattaccabili nelle nostre convinzioni e nei nostri valori.
Il suo straordinario attaccamento al territorio in cui viveva ed alle sue radici, lo rendevano impermeabile ad accuse, illazioni e sospetti, perché il suo stile di vita era un esempio; sempre attento a rivolgersi con la stessa sensibilità agli umili ed ai potenti, fedele sempre ai suoi ideali religiosi e sociali.
In ogni suo intervento, anche duro, era guidato da una straordinaria consapevolezza, che i posti di lavoro andavano difesi nell’assoluto rispetto della salute e dell’ambiente e che non ci poteva essere contrapposizione tra salute e lavoro.
La sua no è stata una lotta culturale contro i mulini a vento, ma concreti e rilevanti sono stati i risultati ottenuti: viabilità…Sirio…gomme
Noi tutti del comitato ci impegniamo con forza a proseguire nella strada che ha tracciato.
Ma al di là di tutto questo, era per noi un amico, nel termine più alto della parola: sempre presente nelle nostre vite…attento e sensibile.
Ciao Amedeo, ti stringiamo in un forte abbraccio. Ti sia lieve la tua nuova avventura.
A nome dei comitati di cittadini che a Gubbio e non solo si battono da decenni per la difesa del diritto alla salute, per la qualità della vita e dell’ambiente, per un mondo che sappia guardare oltre l’interesse di pochi in una prospettiva di giustizia.
Porgiamo ad Amedeo il nostro saluto più caro.
Ad Andrea e Francesca, a tutti i familiari, a tutti gli amici le nostre condoglianze più sincere.
Ad Angela il nostro pensiero, le nostre preghiere, la nostra forza.
Le nostre condoglianze vanno anche alla città di Gubbio che ha perso un vero difensore civico, un uomo che è stato anche insegnante, amministratore , e come tanti hanno ricordato buono , ma netto, gentile, ma determinato, indomito, appassionato, mai superficiale, generoso, onesto, LIBERO.
Un uomo che in virtù di questa libertà e onestà ha affrontato e stava ancora affrontando battaglie contro poteri e potenti per il bene di tutti, di ciascuno di noi , con in mente sempre il bene anche delle generazioni future.
Amedeo e i suoi compagni di lotta hanno già vinto alcune di queste battaglie. La città deve ringraziare per questo, raccontiamolo a chi non sa cosa è stata ad esempio la vicenda Sirio. Fa parte della storia sociale di questa città. Un esempio di cittadinanza piena, vera.
Amedeo ha ispirato altri all’impegno. Ha saputo fare la differenza, ha cambiato le cose. E’ stato sale per questa terra.
Molti non sanno, non conoscono, molti considerano che altri nomi siano i grandi di questa città. Fidatevi, Amedeo è stato uno dei grandi di questa città, un giusto.
Ci lascia tragicamente nel dolore, ma il suo ricordo, il suo insegnamento ci sostiene nella convinzione che continuare a camminare sui suoi passi è percorrere la strada giusta.
Senza arrenderci, continueremo a cambiare le cose, a renderle migliori con te, per te, per tutti.
“Il bene, come anche l’amore, la giustizia e la solidarietà, non si raggiungono una volta per sempre; vanno conquistati giorno per giorno.” (Papa Francesco “Fratelli Tutti”)
La morte è sempre ingiusta, sempre inutilmente crudele. Ma in questo caso essa appare ancora più assurda, tanto da evocare il grido biblico di Giobbe: perché gli ingiusti prosperano e i giusti soffrono?
Amedeo era un uomo buono, sensibile alle pene degli altri.
Amedeo era un uomo gentile, che parlava sempre sottovoce. Egli incarnava l’idea che i toni forti si addicono agli argomenti deboli. E i suoi erano invece sempre argomenti forti.
Amedeo era un uomo impegnato per il bene comune. Un cittadino esemplare che incarnava gli ideali della democrazia: conoscere per deliberare. Non era un suddito. Il suo cristianesimo e il suo socialismo facevano tutt’uno.
Amedeo era un uomo coerente e per certi versi inflessibile. Di fronte ad un problema, di fronte ad una ingiustizia, non poteva mai guardare da un’altra parte.
Da qui il suo impegno politico ma soprattutto ambientale. Lottava per difendere la sua gente, il diritto primario alla salute, per difendere l’ambiente e la natura come luogo di vita e non di morte.
Amedeo era un uomo intelligente, sia come docente che come cittadino, i suoi interventi non erano mai settari ma sempre ragionevoli e ragionati.
Amedeo per questo ci mancherà. Mancherà a tutti gli eugubini di buona volontà, a tutti i cittadini impegnati nella battaglia per difendere una città e una regione sotto attacco da parte di inquinanti e inquinati interessi mortiferi, esclusivamente economici.
Caro Amedeo, ci mancherai, ci mancherà la tua voce pacata. Ma questa mancanza si trasformerà in una volontà ancora più decisa a continuare il tuo impegno.
Riposa in pace e, come dicevano i latini, che ti sia lieve la terra.