Una lettera inviata alle istituzioni per chiedere che Arpa analizzi il fumo e controlli le modalità di stoccaggio del carbone
GALATINA – Polvere di colore nero e untuosa è stata notata depositarsi sugli arredi da giardino e sui davanzali delle case di Contrada Piani, l’area attorno al cementificio Colacem di Galatina. La presenza di quegli strati sospetti è stata rilevata per la prima volta il 10 agosto, sull’acqua della piscina di un’abitazione. Poi quella sorta di “gelatina” è stata riscontrata anche negli edifici del circondario e sui frutteti dei terreni. Immediate le segnalazioni da parte degli proprietari delle abitazioni al Coordinamento civico ambiente e salute della cittadina, per chiedere lumi su quella inquietante polvere.
Non si tratta del primo episodio del genere: anche in passato, sempre in occasione delle raffiche di tramontana, i residenti avevano lamentato fenomeni analoghi. Il comitato, per mezzo del suo legale di fiducia, ha inoltrato una lettera alla Procura della Repubblica di Lecce. Il documento è stato inviato anche alla Provincia di Lecce; all’Arpa (l’Agenzia regionale protezione ambiente) e ai Comuni di Galatina, Soleto e Sogliano Cavour.
Messi al corrente, inoltre, i carabinieri del Noe (il Nucleo operativo ed ecologico) e il Servizio prevenzione della Asl del capoluogo salentino. Nelle scorse ore i referenti del coordinamento ambientalista hanno poi provveduto a informare Cristian Casili, consigliere e vicepresidente del Consiglio regionale di Puglia. Chiedono controlli urgenti per verificare la natura di quella polvere. E rihiedono inoltre il monitoraggio da parte di Arpa Puglia dell’impianto industriale, per accertare nello specifico la corretta modalità di stoccaggio del carbone.