Una vittoria per le lobby della plastica monouso

Così l’Italia ha salvato i fast-food e l’industria degli imballaggi monouso Salta la stretta sugli imballaggi grazie agli eurodeputati italiani che sono stati determinanti per annacquare il regolamento sul riuso proposto dalla Commissione europea che puntava a ridurre i rifiuti.

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IN SINTESI:

Italia protagonista in negativo nella lotta ai rifiuti da imballaggio. Europarlamentari e lobby hanno unito gli sforzi, riuscendo a stroncare il regolamento proposto dalla Commissione europea che puntava a ridurre i rifiuti da packaging, puntando su riutilizzo, deposito cauzionale e un processo di riciclo che prevedesse una maggiore responsabilità da parte delle imprese produttrici di questi contenitori

(…) L’Italia è il paese che più si è opposto a questo sistema, riuscendo a far adottare una “deroga tricolore”, per impedire qualsivoglia meccanismo di riutilizzo. “Abbiamo inserito una deroga per tutti quei Paesi che, come l’Italia, negli ultimi anni hanno investito in un sistema di riciclo ad alta qualità, tra i più efficienti a livello europeo: chi raggiungerà l’85% di quota di riciclo degli imballaggi interessati sarà infatti esentato dall’obbligo di riuso”, ha ricordato in una nota l’eurodeputato del Pd/Socialisti europei Paolo De castro, rivendicando il risultato come una vittoria. La Penisola al momento ha raggiunto con merito circa il 73% di riciclo, un dato che però include anche i rifiuti dell’edilizia e dell’industria, e che non tiene conto delle differenze tra vari materiali. La plastica ad esempio è ferma a poco meno del 45%. “Favorendo il riciclaggio rispetto al riutilizzo, le nuove deroghe agli articoli 22 e 26 mettono in discussione l’intero fondamento della legislazione europea sui rifiuti, vale a dire la gerarchia dei rifiuti“, ha affermato in una nota Raphaëlle Catté, ricercatrice di Zero Waste Europe. “Il riciclaggio non fermerà il problema dei rifiuti, anche con sistemi robusti. È preoccupante che non solo i partiti di destra e di estrema destra, ma anche gli eurodeputati di ogni provenienza abbiano ceduto alle argomentazioni dei lobbisti”, ha sottolineato l’esperta.

 

Anche Zero Waste Europe attribuisce la responsabilita’ del naufragio a un gruppo compatto di parlamentari italiani, dalla destra ai socalisti e PD:

A position for the wrong century: European Parliament’s vote on the PPWR

 

 

 

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