14 novembre: manifestazione (autorizzata) a Perugia : NO a un nuovo inceneritore

COMUNICATO STAMPA: 14 novembre ore 9:30 davanti alla Regione Umbria (piazza Italia) per dire  NO GRAZIE A UN NUOVO INCENERITORE PER L’UMBRIA

 

Da 14 anni l’Umbria vive come nel film “Il giorno della marmotta”, il cui protagonista si sveglia ogni mattina rivivendo la medesima situazione.

Analoga e’ la situazione vissuta dai cittadini della nostra regione, da quando nel 2009 fu adottato il primo piano di gestione dei rifiuti che prevedeva la costruzione di un inceneritore per la chiusura del ciclo. I piani sono stati aggiornati, ma l’ inceneritore e’ rimasto.  L’ amministrazione ogni tanto ripropone la soluzione, finora sempre sventata anche grazie alla mobilitazione di comitati e associazioni, magari solo a scopo elettorale: anche adesso siamo in campagna elettorale date le prossime scadenze amministrative del giugno 2024.

 

Così, nonostante che le direttive europee non prevedano incentivi (perché l’incenerimento e’ dannoso per la salute e per l’ ambiente), che il PNRR per lo stesso motivo non lo finanzia, che l’investimento sembri sproporzionato per il PIL umbro e per le quantità di rifiuti urbani da destinare all’incenerimento, che anche gli inceneritori cosiddetti di ultima generazione presentino seri pericoli  ambientali e sanitari per i cittadini (non più monitorati con il registro tumori, fermo al 2018); ecco, nonostante tutto ciò, questa giunta regionale vuole procedere velocemente, prima della scadenza del proprio mandato, con l’iter autorizzativo.

 

Sembra ogni volta che questo famigerato inceneritore “s’ha da fare”, anche se i rifiuti dell’Umbria non saranno sufficienti a regime e si importeranno da altre regioni, come si fa ora con il CSS per i cementifici, su e giù per le nostre strade: un affare per gestori e trafficanti, ma un danno per i cittadini: traffico, inquinamento e salute compromessa.

 

Nel frattempo, in assenza di un piano significativo per prevenire e ridurre la produzione dei rifiuti e per governare le dinamiche economiche, si  prospetta l’ampliamento molto costoso delle discariche, ora definite strategiche per l’Umbria.

 

E allora ai cittadini non rimane che ricominciare la battaglia di informazione (tecnica, scientifica, sanitaria, ed economica) a supporto delle ragioni fondate sulla economia circolare della riparazione, del riuso e del riciclo, e sulla necessità del recupero di materia seconda che porterebbe nuova economia, posti di lavoro, innovazione.

 

Si comincerà il 14 novembre quando è prevista l’approvazione (questa volta definitiva ?) del piano da parte del consiglio regionale: a partire dalle 10 del  mattino i comitati saranno fuori dalla Regione Umbria (piazza Italia) , per una conferenza stampa e un presidio.

 

 

Con il supporto scientifico di ISDE-Medici per l’Ambiente Umbria

Comitato NO CSS nelle cementerie di Gubbio

Comitato NO Inceneritori di Terni

Comitato per la tutela ambientale della Conca Eugubina

Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero – CRURZ aps

Osservatorio Borgo Giglione

Referenti per l’Umbria di Zero Waste Italy

Partito Animalista Italiano