dal camino della cementeria esce lana di vetro

Cronaca puntule degli eventi dell’ 8 giungo a Semonte a cura di membri della associazione Per i Beni Comuni

Semonte,  8 giugno 2024

Ore 12:30 – Chiamata della Selena con segnalazione che c’è stata una fumata dalla Barbetti intorno alle ore 9:30.  Presso una casa posta a N-NW dello stabilimento le persone che vi abitano hanno visto che dal cielo cadevano “come se nevicasse” dei fiocchi di materiale leggero, fibroso, che ha cominciato a coprire ogni cosa.

 

 

 

Cementerie Barbetti ore 9:30 del giorno 08/06/2024. In evidenza un frammento grossolano tra quelli espulsi dal camino.

Sostanza filamentosa espulsa dal camino del cementificio Barbetti

 

Sostanze filamentose espulse dal camino del cementificio Barbetti

 

10-10,30  circa il Sig. Mauro Barbetti e due operai si sono recati presso al loro abitazione per verificare quanto avvenuto. Mauro Barbetti ha detto che avrebbe mandato una squadra di operai con delle scope a ripulire il piazzale, i terrazzi ed il tetto nel pomeriggio. Si e’ reso disponibile a dare un risarcimento economico per far fronte dell’accaduto

10:30 contatto telefonico voce femminile ex Presidente (?) per scusarsi dell’accaduto.

Ore 13:00 – Alcune persone confermano di aver visto intorno alle 10-10,30 una nuvola densa intorno ai camini della Barbetti anche se a quell’ora non usciva fumo dai camini

Ore 13:05 – Presenza di “batuffoli” di una sostanza filamentosa che ricorda la lana di roccia. Il vento la solleva, la spazza, l’accumula negli angoli. E’ sul piazzale, nei vasi dei fiori, sull’insalata sul tetto. Ogni tanto una folata di vento la muove dal tetto e cade, nell’aria oltre ai “batuffoli” più grossi volano delle pagliuzze iridescenti che brillano alla luce del sole. Piccole e sinistre, che rischiano di finire inalate. Il proprietario una persona di 80 anni, pensa che probabilmente si tratti di lana di roccia. Infatti ha detto che quando è tornato a casa (era fuori al momento dell’incidente) ha avuto gli stessi sintomi che aveva quando lavorava e veniva in contatto con questa sostanza. Prurito alla pelle, agli occhi. Faceva il muratore e quando doveva montare la lana di roccia chiedeva sempre a qualche compagno di farlo al suo posto. Era allergico a questo materiale. Comincio ad avere prurito agli occhi ed alle braccia scoperte.

In zona vivono famiglie colpite da malattie, quali cancro e gravi forme allergiche.

Ore 13:15 Sonia chiama i Vigili Urbani comunicando quando accaduto. Al telefono l’agente ha raccolto la telefonata ed ha detto che avrebbe avvertito i colleghi che sarebbero arrivati in quanto era nel cambio turno.

Ore 13:17 Chiamo il 112. Prima racconto l’accaduto ad una voce femminile che mi passa un agente a cui devo ripetere quanto appena detto. Mi è stato chiesto se il fenomeno era in atto. Alla risposta negativa è stato detto che il 112 è un pronto intervento e che loro non potevano fare niente. Mi è stato chiesto perché avevamo chiamato loro. Ho detto che avremmo desiderato che un organismo terzo ed indipendente certificasse quanto stavamo dicendo e che non stavamo inventando niente. Mi ha detto che dovevamo chiamare l’Arpa e che dovevamo chiedere a loro.

Ore 13:23 Chiamo Sara Passeri di Arpa. Ho il cellulare. Racconto l’accaduto e chiedo se possono intervenire. Non è al lavoro e mi dice che devo chiamare l’ospedale e che devo chiedere di parlare con il tecnico ambientale di turno e raccontare tutto. Le sembra strano che questo fenomeno si sia riscontrato solo presso questa abitazione. Faccio notare che siamo in un’area poco abitata (bosco) e che non è tanto quello che sto comunicando io o la segnalazione dei proprietari che accertano l’accaduto, ma il fatto che intorno alle 10-10,30 il Sig. Mauro Barbetti e due operai si sono recati presso al loro abitazione per verificare quanto avvenuto. Mauro Barbetti ha dichiarato al proprietario che avrebbe mandato una squadra di operai con delle scope a ripulire il piazzale, i terrazzi ed il tetto nel pomeriggio. Comunque, la Dott.ssa Sara Passeri, dice che bisogna stare tranquilli in quanto nel cementificio non bruciano sostanze pericolose. Quando ho fatto notare che lei era fortunata a credere a questo, si è inalberata e mi ha detto che se anche io ero di quelli dei comitati che dicono che i cementifici inquinano,  e che già avevo fatto le analisi dei materiali e conoscevo la consistenza degli stessi, la telefonata sarebbe finita qui. L’ho rassicurata e calmata. Ho detto che gli abitanti della casa, volevano essere sicuri della non tossicità di questi sostanze e se potevano consumare i prodotti dell’orto.

Ore 13:34 La Dott.ssa Passeri chiede una foto dei materiali rinvenuti

Ore 13:37 Invio 5 foto alla Passeri

Ore 13:46 Messaggio vocale di Sara Passeri, campionamento e Barbetti non deve intervenire e mi chiede se ho attivato l’ASL

Il problema è serio, ora interveniamo, faremo probabilmente anche un campionamento e intanto ho verbalmente intimato alla Barbetti di non pulire niente, perché prima di pulire ci andiamo noi, facciamo il campione facciamo le foto, quando gli diamo l’ok. Puliscono solamente dopo, e grazie ancora della segnalazione. Per favore mi confermi che hai attivato l’ASL se no la devo attivare io. Grazie” – (La Dott.ssa sara Passeri era fuori servizio a casa in quanto convalescente da un infortunio NdS).

Ore 13:47 Telefonata alla Passeri in cui chiedo se per favore può attivare l’ASL non ho il numero

Ore 13:49 Richiesta del numero telefonico e posizione abitazione

0re 15:12 Arrivano Carabinieri Arpa e Asl per i campionamenti

Ore 15:20 Sono insieme a Raniero ed Antonella sul posto. Veniamo identificati dai Carabinieri.

Ore 15:30 circa arriva Mauro Barbetti a presenziare in contraddittorio il prelievo dei campioni. I tecnici Arpa indossano mascherina e guanti.

Ore 16:00 il dott. Fusco, comunica che dovrà tornare Barbetti ad aspirare e con un aspiratore dotato di filtro particolare la sostanza presente (che ne frattempo svolazza nell’aria ad ogni soffio), e che sarebbe meglio chiudere le finestre, non stare fuori. Se si sta fuori meglio con le mascherine e che sarebbe meglio non consumare i prodotti dell’orto.

Nel pomeriggio tornano gli operai di Barbetti con un aspiratore. Aspirano il materiale sul piazzale, il figlio del proprietario carica l’aspiratore sulla moto carretta e lo porta dietro casa. Il figlio del proprietario sale sul tetto ed aspira sulla falda lato monte il materiale. Né lui né gli operai vogliono andare a fare la stessa operazione lato valle. Non sono in sicurezza e temono di cadere dal tetto.

19:49 Torno con Paola dalla Sonia a filmare prelevare il materiale caduto.

Fasi del campionamento documentato del materiale caduto nell’orto Urbani

Il vecchio proprietario mi dice che hanno portato via due sacchi neri di schifezza e che hanno chiesto il permesso di tornare l’indomani 9 giugno,  con una piattaforma a pulire in sicurezza, le falde tetto.  Rimane tutto quello che non può essere bonificato nell’orto e sul terreno….L’Asl (?) ha telefonato alla Sonia dicendole che se vuole subito i risultati delle analisi, può andare a ritirarli domenica 9 giugno ore 10:00 al laboratorio.

Ore 9:00 Domenica 9 giugno. Sono sul tetto con la piattaforma. Non sanno come recuperare il materiale disperso in piccoli e minuti frammenti sul terreno in giro per tutta la zona. Praticamente è impossibile.

Domenica 9 giugno – Fase “ripulitura” materiale inquinante

 

 

Domenica 9 giugno – Fase “ripulitura” materiale inquinante

 

 

 

 

APPENDICE di Francesco della Porta

Alle 10:20 del 14 giugno 2024, nel parcheggio del campo sportivo di Semonte ho incontrato Sara Passeri responsabile di ARPA, insieme a due sue colleghe. Poiche’ la dottoressa Passeri sosteneva che nel corso di una trasmissione televisiva di Tele Radio Gubbio andata in onda la sera dell’ 8 giugno avevo detto cose non vere, le ho mostrato la trascrizione del mio commento a LINK che riporto qui testualmente:

Nessuno sa cosa e’ uscito da quel camino incendiato.

L’ ARPA e’ arrivata dopo 4 ore, e a distanza di tre giorni non e’ ancora in grado di comunicare cosa effettivamente e’ uscito da quel camino. Chiusa parentesi.

 

Passeri ha sostenuto che la mia affermazione era falsa e diffamatoria, perche’ ARPA sa benissimo cosa e’ uscito dal camino. Mi ha mostrato l’ ordinanza del sindaco, dove e’ scritto che dal camino e’ uscita lana di vetro. Poi ha specificato che hanno mandato campioni a un laboratorio specializzato a Milano e al loro laboratorio di Bastia Umbra per conoscere cos’ altro e’ uscito, e avranno presto i risultati, che saranno resi pubblici.   Non ho insistito.

 

Passeri ha poi detto che gli interventi dei comitati sono benvenuti perche’ ad ARPA sono solo cinque, e piu’ occhi sul territorio sono molto utili per conoscere le emergenze. Tuttavia, i comitati non devono incrinare la fiducia che i cittadini hanno nelle istituzioni, e in particolare in ARPA perche’ questo puo’ essere molto pericoloso: i cittadini devono aver fiducia nelle istituzioni e credere a quello che ARPA dice, altrimenti si puo’ creare allarmismo.

Questo compito di  ARPA, Passeri lo aveva gia’ rivendicato in una telefonata il giorno precedente, 13 giugno alle 10:34) quando aveva detto (cito dai miei appunti della telefonata)

 

(Stiamo facendo) uno sforzo enorme per non creare problemi. , Tutto il possibile per tranquillizzare e non creare allarmismo. Lavoriamo 24 ore al giorno,  siamo stati chiamati alle 13:00, …La ditta (NDR Barbetti) ci ha chiamati  . Sapevamo benissimo cosa e’ uscito, lavoriamo con chi se ne intende 

 

Ho risposto che forse abbiamo opinioni diverse sul ruolo di ARPA: i comitati ritengono che ARPA dovrebbe prevenire e mitigare, in modo da proteggere la salute dei cittadini, non la loro tranquillita’. Passeri ha risposto che  questo e’ esattamente cio’ che fanno , perche’ e’ cio’ che la legge prescrive. Ho citato l’ esempio degli asterischi nei dati statistici sulle emissioni dai camini delle cementerie;  mi ha risposto di non essere competente in materia. Mi ha suggerito di parlarne con il dottor Vecchiocattivi che e’ incaricato di quell’ aspetto, ed e’ figlio di un noto professore di biochimica. Ho chiesto il suo numero di telefono per poter fissare un incontro e lei mi ha dato quello del  centralino 075 515961.

 

Passeri ha anche precisato che ogni volta che noi scriviamo o esterniamo pubblicamente  critiche sull’ operato di ARPA lei e’ obbligata a fare un esposto alla sua dirigenza. Cosi’ ha fatto nel caso degli asterischi e  cosi’ avrebbe fatto nel caso  della trasmissione televisiva in questione. Ha detto che siamo liberi di andare dal pretore qualora ci  sembri che ARPA non si comporta secondo quanto la legge stabilisce.