Css e Colacem. Il ricatto dell’occupazione
La Colacem della famiglia Colaicovo ha deciso (naturalmente ad agosto) di chiudere i forni fino a dicembre e spostare la produzione di cemento in un suo impianto in Toscana.
Se la prende con le procedure messe in atto dalla Regione dell’Umbria, dalle autorità sanitarie, dal Comune di Gubbio su spinta dei comitati No Css per valutare l’impatto che l’uso del Css ha sulla salute dei cittadini